Ti vogliamo tutti bene, Fortunata. E ti vogliamo bene perché sei una gabbiana, una bella gabbiana. Non ti abbiamo contradetto quando ti abbiamo sentito stridere che eri un gatto, perché ci lusinga che tu voglia essere come noi, ma sei diversa e ci piace che tu sia diversa. Non abbiamo potuto aiutare tua madre, ma te sì. Ti abbiamo protetta fin da quando sei uscita dall'uovo. Ti abbiamo dato tutto il nostro affetto senza alcuna intenzione di fare di te un gatto. Ti vogliamo gabbiana. Sentiamo che anche tu ci vuoi bene, che siamo i tuoi amici, la tua famiglia, ed è bene tu sappia che con te abbiamo imparato qualcosa che ci riempie di orgoglio: abbiamo imparato ad apprezzare, a rispettare e ad amare un essere diverso. È molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai aiutato a farlo. Sei una gabbiana e devi seguire il tuo destino di gabbiana. Devi volare. Quando ci riuscirai, Fortunata, ti assicuro che sarai felice, e allora i tuoi sentimenti verso di noi e i nostri verso di te saranno più intensi e più belli, perché sarà l'affetto tra esseri completamente diversi.
OCCHIO ARTISTICO (la Rubrica) di Bianca Maria Scarinci
Qualche giorno fa il mio “occhio artistico” è rimasto piacevolmente colpito dal titolo di un link (che preannunciava un articolo di giornale), tramite Facebook, piuttosto esplicativo “Taranto città d’arte” e a seguire, sempre con la stessa modalità, un secondo articolo, (toh! le coincidenze) “Massafra, città d’arte”. Non vi nascondo che la cosa mi ha colpito e stupito per ben due volte. Il riconoscimento alla città di Taranto, spesso e volentieri additata da una serie di insulti e cattiverie (e molto altro) mi ha sorpreso, per certo favorevolmente, confermando che la città merita e che bisognerebbe approfondirne la conoscenza per poterla apprezzare e salvaguardare. Taranto è una città con uno dei più importanti musei archeologici in Europa, ha una storia che fa invidia a poche realtà, ha tanti e notevoli luoghi artistici, storici che non conosce eguali e quindi merita l’appellativo di “Città d’arte”. Di certo non posso dire lo stesso di Massafra. Ma andiamo per or...
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