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hai dimenticato...

trasparenza vs traslucenza della Polcellana

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Nel mondo ceramico queste due paroline si presentano spesso. Ma andiamo per gradi. Nel mondo della ceramica esistono delle sottocategorie importanti che si differenzano tra loro grazie alle materie prime. Una di queste è il fanstastico modo della Porcellana. La porcellana è considerata l’apice della gerarchia della ceramica in termini di eleganza. I cinesi sono stati i primi a sviluppare porcellana intorno al 600 d.C. e sono rimasti produttori dominanti fino al 1700.  La porcellana reale, è quella che tramite un processo diventa vetrificata (simile al vetro) ed è relativamente durevole, anche se sottile, delicata e non è porosa e impermeabile. Poiché la pasta è vetrificata, le p. si distinguono dalle faïence, dalle maioliche e dalle terraglie, che sono prodotti porosi, mentre, essendo traslucide, si distinguono dai gres fini, che sono opachi.  In natura non si trovano materiali capaci di fornire da soli dopo cottura prodotti aventi le caratteristiche delle p.; per la

il mio tempo è prezioso!

Quanto è importante il tempo? Questa domanda mi è stata posta ieri durante un colloquio per la selezione ad  un corso privato. Non nomino per rispetto della mia persona il nome dell'ente, che da ieri entra ufficialmente nella mia lista nera. Reputo però che certi fatti vanno diffusi...con garbo, ma diffusi! Mi reco presso la sede di questo ente di formazione, ingresso carino..segretaria sul tacco e tubino blu...vabbè! mi viene consegnata una cartellina con un foglio che da protocollo serve a capirre se si ha almeno un neurone in testa, ma andiamo oltre. Compilo, sbirciando su google per la verità, (ma tanto non sono la sola a farlo dai ehehe) mi fanno aspettare qualche minuto e mi chiamano per recarmi poi in una stanzina e ad accogliermi c'è una ragazza con un sorriso di circostanza e premurosa come poche. La prima è impressione è positiva...ma qualcosa mi puzza.. Iniziano una serie di domande cui rispondo seriamente perchè, sono convinta della mezza giornata

Cucinare nella terracotta. Cucina lenta.

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Cucinare nella terracotta porta notevoli vantaggi, riconosciuti e tramandati nei secoli. La prima differenza rispetto ai materiali più comuni e diffusi è che le pentole in metallo assorbono rapidamente il calore trasmettendolo al cibo, mentre la terracotta funziona come un isolante, si scalda molto lentamente e altrettanto lentamente cede il calore che ha assorbito. Il calore dunque si diffonde uniformemente dal fondo alle pareti così da cuocere il cibo in maniera più graduale ed omogenea rispetto agli altri tipi di materiali. Con l’acciaio, infatti, la cottura avviene principalmente sul fondo. Inoltre il calore si mantiene più a lungo e quindi il cibo non si raffredda rapidamente. Siccome la terracotta restituisce al cibo i suoi sapori naturali, è particolarmente indicata per tutti gli alimenti che necessitano di una cottura lenta ed uniforme senza sbalzi di temperatura, come legumi, cereali, sughi, stufati, minestroni e zuppe. Proprio a causa della sua porosità la terra

OCCHIO ARTISTICO (la Rubrica) di Bianca Maria Scarinci

Qualche giorno fa il mio “occhio artistico” è rimasto piacevolmente colpito dal titolo di un link (che preannunciava un articolo di giornale), tramite Facebook, piuttosto esplicativo “Taranto città d’arte” e a seguire, sempre con la stessa modalità, un secondo articolo, (toh! le coincidenze) “Massafra, città d’arte”. Non vi nascondo che la cosa mi ha colpito e stupito per ben due volte. Il riconoscimento alla città di Taranto, spesso e volentieri additata da una serie di insulti e cattiverie (e molto altro) mi ha sorpreso, per certo favorevolmente, confermando che la città merita e che bisognerebbe approfondirne la conoscenza per poterla apprezzare e salvaguardare. Taranto è una città con uno dei più importanti musei archeologici in Europa, ha una storia che fa invidia a poche realtà, ha tanti e notevoli luoghi artistici, storici che non conosce eguali e quindi merita l’appellativo di “Città d’arte”. Di certo non posso dire lo stesso di Massafra. Ma andiamo per or

buoni propositi #1 il TEMPO

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“I rituali ci ricordano cosa è importante e ci conferiscono un senso di stabilità e di continuità nella nostra vita” . Le parole sono quelle della business guru e conferenziera  Cathy Stucker  . Questo è uno dei messaggi da riv olgere eclusivamente a tutte le persone che decidono ogni mattina di usare una crema viso..perchè si sa..si sta meglio.  Io invece credo che oltre ad un rituale bisognerebbe fare ciò che non sempre si ha in scaletta . Fare un qualcosa di straordinario e cioè "dedicare il tempo a...".  non so voi ma quando mi capitano momenti di particolare stress da lavoro mi fermo e invio un messaggio ad un amico* che non sento quasi mai e che nel momento della sua risposta mi dedica del suo tempo; non è come vedersi per un caffè ma è in fondo una piccola attenzione che distrae. La condivisione del proprio tempo sancisce un rapporto di scambio di momenti e di dialogo che diversamente potremmo non considerare o non avere perchè durante la giornata "non ab

la FACTORY... #LABibi

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Succede che mi invitano a partecipare ad un evento...e io dico di Sì. sì, perchè è a Taranto. sì, perchè siamo tutti giovani artisti. sì, perchè se vuoi fare un pensiero carino per Natale alla "laFactory" devi andare! Scià.. buon acquisto, Bibi..ops #LABibi 

Piena...di novità.

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Che fatica stare al passo!..ma di chi..inseguendo chi o cosa? Spesso ci incantiamo dietro a dei meccanismi dettati da altri e che non ci appartegono ma che inevitabilmente ci condizionano. Ma quante volte ci fermiamo a pensare cosa sia giusto per noi? ci pensi?...MAI. La bellezza della lentezza del creare senza condizionamenti...la libertà! In questi giorni è iniziato per me, sarà l'età, un periodo di riflessione. Già, capita a tutti di non trovarsi con la scaletta dei propri programmi, di impallarsi, di sentire la necessità di mettere un punto e virgola e fermarsi un pochino a riflettere. Proprio ora..forse è il destino che lo aveva programmato e mi sta bene così. A questo punto ho iniziato a mettere "nero su bianco", e di riaprire il mio blog...di riabbracciare i nostri pensieri. Già i NOSTRI! Non sarò da sola..ma chiunque decide di camminare insieme a me e alle mie follie, può sentirsi libero di aggiungere un pensiero in questo "luogo". Per prim